Come già abbiamo osservato dalle ultime novità emanate dal decreto Milleproroghe, lo smart working emergenziale per i lavoratori fragili del pubblico impiego non è stato prorogato. Tali individui infatti, a partire dall’inizio di questo nuovo anno, avranno la possibilità di accedere al lavoro agile esclusivamente con una sottoscrizione di un accordo individuale con l’Amministrazione di appartenenza.
Vi starete chiedendo come mai sono state prese queste decisioni?
A spiegarlo ci ha pensato il Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, con una nuova direttiva. All’interno di essa troviamo quanto segue:
“…il quadro odierno, connotato dall’ormai superata contingenza pandemica (dichiarata conclusa dall’Organizzazione mondiale della sanità in data 5 maggio 2023), da una disciplina contrattuale collettiva ormai consolidata e dalla padronanza, da parte delle amministrazioni, dello strumento del lavoro agile come volano di flessibilità orientato alla produttività ed alle esigenze dei lavoratori, ha fatto ritenere superata l’esigenza di prorogare ulteriormente i termini di legge che stabilivano l’obbligatorietà del lavoro agile per i lavoratori che – solo nel contesto pandemico – sono stati individuati quali destinatari di una specifica tutela”.
In questo modo si vuole far fede al termine dell’emergenza pandemica e, allo stesso tempo, continuare a tutelare i lavoratori fragili attuando comunque una modalità di accesso al lavoro agile. La pandemia ha di certo portato aspetti negativi e scompensi sociali ma, in un certo senso, ha reso contemporaneamente possibile la maggiore tutela verso alcuni soggetti, oltre all’attenzione per determinati “meccanismi civili”.
Con la nuova direttiva sopracitata, viene sottolineata pertanto l’importanza di assicurare lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile ai lavoratori con gravi problemi di salute, personali e familiari. Il tutto sarà possibile anche al costo di venir meno al principio della priorità dell’esecuzione dell’attività in presenza.
In conclusione, sarà compito del dirigente di ogni amministrazione determinare le modalità organizzative volte a rispettare le necessità dei lavoratori fragili.
Di Pastore Alessia – Diplomata in “Economia Aziendale”