Da venerdì 2 a domenica 4 febbraio, torna lo spettacolo per gli amanti della magia: Pistoia Magic. Sul palco del Piccolo Teatro Mauro Bolognini in Via Del Presto, 5, in pieno centro storico, si terrà un “magico” spettacolo con diversi generi di prestigiazione: dalla magia comica a quella narrata, dall’eleganza della manipolazione all’energia delle grandi illusioni. Il tutto per riuscire a divertire e meravigliare gli spettatori di ogni età. In questa edizione si alterneranno 5 prestigiatori di fama internazionale. Non si tratta di una semplice kermesse, ma di uno spettacolo sostenuto da una drammaturgia vera e propria, ogni anno nuova e affascinante, scritta da Simone Venturi, autore e storico della magia. L’evento non può che essere adatto a tutta la famiglia e sarà senz’altro un’esperienza che i presenti non dimenticheranno facilmente.
Per informazioni, orari e costi, si suggerisce di andare sul sito di Pistoia Magic.
Ma, dal momento in cui siamo in una così splendida città, fra uno spettacolo e l’altro, cosa si potrebbe cogliere l’occasione di visitare? Ebbene, abbiamo fatto una ricerca e trovato diverse cose che meritano di essere fatte e visitate in quel di Pistoia. Fra queste, ci saranno sicuramente alcune possibilità che attireranno tutti i nostri lettori.
Chi ama le città d’arte, non può non visitare Pistoia: la Piazza del Duomo è una delle più belle d’Italia, piccola e armoniosa; degni di nota sono anche il Duomo, il Battistero e il Palazzo del Comune. Pistoia è piccola, tranquilla, si gira a piedi e si mangia bene, come in tutta la Toscana e ci sono molte altre cose da visitare, oltre quelle già indicate
La prima cosa da visitare è la Piazza del Duomo, il cuore monumentale di Pistoia, dove si concentrano tutti i simboli del potere religioso e civile. Conservata intatta attraverso i secoli, unisce armoniosamente varie costruzioni secolari e questa peculiarità la rende una delle più belle piazze italiane. Il Duomo, che risale a prima dell’anno 1000, è fiancheggiato a sinistra dal campanile di 67 metri e a destra dal Palazzo Vescovile che risale al XI secolo. Dalla parte opposta del Duomo troviamo la sagoma ottagonale del Battistero, l’ultimo battistero medioevale costruito. Infatti risale alla seconda metà del XIV secolo. Accanto al battistero troviamo il Palazzo del Podestà (oggi tribunale) eretto nel XVI secolo e il Palazzo del Comune che dal 1294 (ben 730 anni), ospita il potere politico di Pistoia, con un caratteristico cavalcavia che lo collega al Duomo. Alla destra del Palazzo del Comune c’è la torre di Catilina, edificata nel IX secolo, dove, la leggenda narra che si trovino i resti di un militare dell’esercito romano che nel 62 a.C. cercò di sovvertire la Repubblica. Inoltre a far data dal 998 (1026 anni!) in Piazza del Duomo si svolge, ogni mercoledì e sabato, il mercato, un appuntamento imperdibile per pistoiesi e turisti.
Se si è in piazza del Duomo, non lo si può non visitare. Quando nell’anno 849, i pistoiesi temevano l’arrivo dei Saraceni, chiesero a San Jacopo (che altri non è se non San Giacomo Maggiore, lo stesso Santiago che milioni di pellegrini vanno a venerare con il celebrato cammino che porta fino in Galizia) la sua protezione. La storia ci conferma che Pistoia non fu mai invasa dai Saraceni, e da allora i pistoiesi scelsero proprio San Jacopo come loro patrono. A distanza di due secoli da quegli eventi, il Vescovo di Pistoia chiese al Vescovo di Santiago de Compostela, una reliquia. Venne inviato un frammento di osso del cranio del Santo, deposto in un apposito altare. Da allora Pistoia divenne meta di pellegrinaggio per quei pellegrini che chiedevano protezione prima di partire e il ringraziamento per essere tornati sani e salvi da Compostela.
Il Campanile e il Battistero completano il trittico dei monumenti religiosi di Piazza del Duomo. Il Campanile, alto 67 metri, fu costruito sulle fondamenta di un’antica torre di guardia longobarda e venne più volte rimaneggiato nel corso dei secoli. Infatti è possibile ammirare tre diversi stili: la base con l’orologio e i successivi due piani, sono longobarde e quasi prive di elementi decorativi. Gli altri due piani, invece, sono di stile pisano e pisano-lucchese. Per quanto possa essere faticoso, vale davvero la pena affrontare i 200 scalini che portano alla torre campanaria per ammirare il panorama mozzafiato sulla piazza e sui tetti di Pistoia.
Una seconda cosa che suggeriamo di visitare, e che si trova poco distante dalla Piazza del Duomo, è il Fregio robbiano dello Spedale del Ceppo: un tripudio di colori che incoraggia ad essere uomini migliori. Il fregio in terracotta invetriata che decora il loggiato dell’Ospedale del Ceppo fu realizzato in diverse fasi e da diversi artisti. La decorazione, che corre in orizzontale lungo tutta la facciata, racconta la lunga storia sanitaria e assistenziale di questo luogo con riferimenti alle virtù cardinali e teologali. Da sinistra a destra troviamo Vestire gli ignudi, Alloggiare i pellegrini, Visitare gli infermi, Visitare i carcerati, Seppellire i morti, Dar da mangiare agli affamati, Dar da bere agli assetati. Le scene raffiguranti le opere sono intervallate dalle figure di Virtù (Prudenza, Fede, Carità, Speranza e Giustizia). A volere il fregio fu Leonardo Buonafede, frate certosino che svolse il ruolo di Spedalingo (oggi lo definiremmo un amministratore) per questo ospedale nato nel 1277 nel luogo in cui due coniugi molto devoti, Antimo e Bendinella, trovarono, dopo l’apparizione della Madonna, un ceppo fiorito in pieno inverno. L’ospedale è uno dei più antichi del mondo e ha operato ininterrottamente fino al 2013, quando è stato sostituito dal nuovo ospedale San Jacopo. Oggi ospita il Museo dei ferri chirurgici, un laboratorio di farmacia con vasi e arredi per la preparazione dei farmaci e la conservazione delle essenze e il Teatro Anatomico più piccolo del mondo. Infine l’ospedale è anche il punto di partenza per un viaggio nella Pistoia Sotterranea, un percorso di circa 600 metri che permette di scoprire un ponte romano, i lavatoi medievali, una porta della città con relativo ponte di accesso e due mulini.
Ma Pistoia è ancora molto di più. Una città che merita di essere vissuta.
Di Macina Luca – Iscritto all’albo unico dei “Consulenti Finanziari – OFC – Regione Piemonte”