È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto n. 19 del 2 marzo 2024, che approva ufficialmente il Piano di Transizione 5.0.
Il Piano di Transizione 5.0 è una misura volta a fornire alle imprese ulteriori strumenti per affrontare due sfide: la transizione digitale e la transizione verde. Entro 30 giorni dal decreto, il Ministero delle Imprese e delle Attività Produttive e il Ministero dell’Economia e delle Finanze emaneranno un decreto attuativo, che definirà tutti i dettagli non ancora resi noti.
Gli ultimi dettagli su chi può rilasciare la pre-certificazione e la post-certificazione, che saranno definiti in modo specifico da un prossimo decreto attuativo, includono i seguenti elementi:
- Esperti in gestione dell’energia (EGE) accreditati da un organismo riconosciuto ai sensi della norma UNI CEI 11339;
- Società di servizi energetici (ESCo) accreditate da un organismo di accreditamento secondo la norma UNI CEI 11352;
Per accedere al credito d’imposta è necessario presentare una richiesta telematica utilizzando il modulo standardizzato predisposto dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), indicando i seguenti elementi:
- Descrizione e costo del progetto di investimento;
- I certificati richiesti.
Una volta ricevuti tutti i documenti, il GSE verificherà la completezza della documentazione e la validità delle certificazioni, invierà al MIMIT (Ministero per le imprese del Made in Italy) l’elenco delle imprese che hanno validamente richiesto l’accesso all’agevolazione e procederà alla prenotazione dell’importo della domanda.
Il GSE invierà poi all’Agenzia delle Entrate l’elenco dei beneficiari di questa misura; trascorsi cinque giorni dal regolare invio del suddetto elenco da parte del GSE all’Agenzia delle Entrate entro il 31 dicembre 2025, il credito d’imposta sarà utilizzabile in compensazione solo se il modello F24 sarà presentato attraverso il servizio telematico messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
I dettagli del piano di transizione 5.0 sono i seguenti:
Fondo di Tesoreria per un importo complessivo del Fondo di Tesoreria è di 6,3 miliardi di euro, così suddivisi:
· 3,78 miliardi di euro per l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali 4.0;
· 1,89 miliardi di euro per l’acquisto di beni per la produzione e il consumo proprio da fonti rinnovabili.
· 630 milioni di euro sono destinati alla formazione in materia di transizione verde.
I beneficiari dello schema saranno tutte le tipologie di imprese che risiedono e operano in Italia e che intendono effettuare investimenti innovativi nei propri impianti produttivi riducendo i consumi energetici.
Collegamento con Industria 4.0 – Beni strumentali
Per accedere alle agevolazioni, le imprese devono investire in almeno uno dei beni strumentali materiali e immateriali elencati negli Allegati A e B del Piano di transizione 4.0. Tali beni devono rientrare in un progetto che preveda una riduzione dei consumi energetici, che deve essere pari ad almeno il 3% dei consumi energetici della struttura produttiva o ad almeno il 5% dei processi coinvolti nell’investimento.
L’allegato B sul software è ampliato come segue:
- Software, sistemi per l’intelligenza degli impianti che garantiscano il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’autoproduzione e dell’autoconsumo attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati provenienti da sensori IoT di campo (cruscotti energetici), o che introducano meccanismi di efficienza energetica, Piattaforme o applicazioni;
- Software di gestione aziendale, se acquistato insieme al software di cui sopra.
Pianificazione della transizione 4 per gli investimenti in attività elencate negli allegati A e B che non generano risparmi energetici o che generano solo risparmi inferiori alla soglia minima della Transizione 5.0, mantenere 0.
Autoconsumo e produzione di energia
Una linea è destinata ai “sistemi per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia”, che in ogni caso devono rientrare in un progetto di innovazione sui beni strumentali. Se il valore del progetto supera i 40.000 euro, è previsto un credito d’imposta anche per i “beni materiali nuovi (compresi i sistemi di accumulo dell’energia prodotta) necessari alle attività imprenditoriali finalizzate all’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, escluse le biomasse”.
Gli incentivi relativi ai moduli fotovoltaici si applicano a quelli prodotti nell’UE e con un’efficienza di almeno il 21,5%. Inoltre, è previsto un aumento del 120% per i moduli fotovoltaici con celle e del 140% per i moduli con celle bifacciali ad alta efficienza, in conformità al Decreto Energia. Ne consegue un potenziale incentivo del 63% (aliquota massima del 45% per la transizione 5.0 e una sovrattassa del 140% sulla base imponibile). La maggiorazione si applica solo ai pannelli fotovoltaici.
Formazione
Per la “formazione” del personale per l’acquisizione o il rafforzamento delle competenze tecniche relative alla transizione energetica e digitale dei processi produttivi, i costi non possono superare i 300.000 euro e non possono superare il 10% dell’investimento totale del progetto.
Di Macina Luca – Iscritto all’albo unico dei “Consulenti Finanziari – OFC – Regione Piemonte”