Il Governo è pronto a elaborare su proposta di Giorgetti un intervento per tagliare le tasse alle famiglie con figli a carico, nella Manovra 2025.
Questo intervento dovrebbe costare tra i 5 e i 6 miliardi di euro, soldi che però andranno trovati tagliando altre spese, data la bassa disponibilità di denaro che il governo ha al momento.
Le cosiddette coperture dovrebbero arrivare anche dal taglio di altri sconti fiscali che sono riservati a chi non ha figli.
Si tratterebbe di un intervento del Governo per affrontare il problema della bassa natalità nel nostro Paese, che i dati mostrano essere arrivata al punto più basso a livello storico.
La Manovra per il 2025 che il Governo sta elaborando, in vista del progetto di bilancio da presentare all`Unione europea a fine settembre, potrebbe includere un intervento fiscale per sostenere la natalità.
Il piano sarebbe quello di investire tra i 5 e i 6 miliardi di euro per apportare tagli importanti alle tasse che le famiglie con figli a carico pagano. Si tratta di una cifra pari a un terzo di quella che servirà per un altro importante intervento previsto nella legge di bilancio, il taglio del cuneo fiscale, che dovrebbe costare circa 15 miliardi per mantenere l’attuale regime.
L`idea di Giorgetti sarebbe quella di attingere anche ad altri bonus fiscali che oggi sono concessi anche a chi non ha figli. Il fine di questa norma sarebbe quello di aumentare la natalità in Italia, spingendo le famiglie a fare figli favorendo la loro situazione fiscale.
Tra il 2008 e il 2023 il confronto dei dati mostra che lo scorso anno sono nati quasi 200mila bambini in meno. Il tasso di natalità, cioè il rapporto tra nuovi nati e abitanti, è sceso al 6,4%, vale a dire un calo dello 0,64%, mentre il tasso di fecondità è a 1,2 figli per donna, a un passo dal record storico negativo del 1995 di 1,19. Per questa ragione, pur non avendo il record negativo di fecondità, il 2023 è stato l`anno con meno nuovi nati della storia d`Italia, 379mila.
Di Macina Luca – Iscritto all’albo unico dei “Consulenti Finanziari – OFC – Regione Piemonte”