Con 15 anni di tassi di interesse vicini allo zero, la maggior parte degli investitori non presta molta attenzione al mercato obbligazionario. Ma dopo l’ultimo anno, le obbligazioni sono opzioni davvero interessanti.
La durata è senza dubbio un fattore che influenza direttamente la sensibilità dell’obbligazione stessa alle variazioni dei tassi di interesse di mercato.
Consideriamo un’obbligazione da 100 euro con una scadenza di 10 anni e un tasso di interesse annuo del 3%. Se i tassi di interesse di mercato scendono al 4%, il prezzo dell’obbligazione diminuirà del 10% (la differenza dell’1% moltiplicata per la durata residua).
Lo stesso vale al contrario: un calo dei tassi di interesse di mercato porterebbe ad un aumento del prezzo delle relative obbligazioni.
Inoltre, quando si sceglie tra obbligazioni a breve e lungo termine, dobbiamo considerare che un’obbligazione a 1 anno ci espone al “rischio di reinvestimento”, perché se i tassi di interesse fossero più bassi in un anno di quelli che erano al momento della sottoscrizione, l’importo verrà reinvestito a un tasso di interesse inferiore andando a realizzare una perdita economica.
Al contrario, un’obbligazione a dieci anni garantisce quel tasso di interesse per un periodo di tempo più lungo e sposta in avanti il rischio di reinvestimento di 10 anni.
I mercati obbligazionari sono stati nervosi nel 2020 poiché i tassi di interesse sono scesi ai minimi storici e i rischi hanno superato di gran lunga i benefici. Non c’era modo di tornare indietro, non c’era nessun cuscino che ci desse un margine di sicurezza.
Oggi come investitori obbligazionari abbiamo molte opzioni. Dato che l’inasprimento della politica monetaria è ormai terminato, la finestra di mercato per il settore del reddito fisso è più favorevole che mai. I prezzi delle obbligazioni vengono scambiati con un forte sconto e le cedole non sono state così alte dal 2012. Un taglio dei tassi darebbe anche un enorme impulso ai prezzi, che potrebbero raggiungere la parità ben prima del previsto, aumentando il reddito operativo complessivo. Che dire del mercato azionario?
Se da un lato le statistiche e le informazioni dimostrano che è più redditizio investire in momenti caratterizzati da un forte calo dei mercati, dall’altro attendere che questi scenari si concretizzino può comportare la perdita di interessanti opportunità di investimento ed anche una significativa diminuzione del nostro potere d’acquisto, perché l’inflazione indebolisce la liquidità. Pertanto, è importante valutare attentamente le proprie esigenze finanziarie e gli obiettivi personali con un professionista prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Di Macina Luca – Iscritto all’albo unico dei “Consulenti Finanziari – OFC – Regione Piemonte”