I cicli economici sono fluttuazioni regolari dell’attività economica di una nazione o settore di mercato, con fasi di espansione e contrazione. Seguono un modello con picchi di crescita seguiti da rallentamenti o declini.
Espansione: Fase di crescita economica con imprese prosperose, aumento dell’occupazione, investimenti e produzione in aumento, clima positivo.
Picco: La fase di espansione economica raggiunge il picco, seguito da un rallentamento della crescita e segnali di un imminente cambiamento di tendenza.
Contrazione: L’economia si contrae con la diminuzione della produzione, degli investimenti e dell’occupazione. La contrazione può portare a una recessione se persiste nel tempo.
Crisi o Depressioni: In situazioni estreme, una contrazione prolungata può causare una crisi economica con grave riduzione dell’attività economica e perdita di posti di lavoro.
Durata: I cicli economici sono influenzati da diversi fattori come la domanda aggregata, politiche monetarie e fiscali, innovazione tecnologica, eventi geopolitici e mercati finanziari globali. Questi cicli possono essere classificati in brevi, medi e lunghi.
I cicli brevi sono legati alle variazioni della domanda aggregata, influenzata da politiche fiscali e monetarie, aspettative degli agenti economici e condizioni climatiche.
I cicli medi sono dovuti ai cambiamenti strutturali dell’offerta come l’innovazione tecnologica e la demografia.
I cicli lunghi sono associati a trasformazioni profonde del sistema economico e sociale come rivoluzioni industriali e crisi finanziarie globali. Questi cicli hanno effetti significativi su produzione, occupazione, reddito e benessere di una nazione.
Conclusioni: La comprensione dei cicli economici è cruciale per economisti, politici e operatori di mercato. Identificare le fasi del ciclo aiuta a prendere decisioni informate, prevedere le tendenze future e valutare opportunità e rischi di investimento.
Ora passiamo ad analizzare il Rendiconto Costi e Oneri, obbligatorio secondo la normativa MiFID II. Questo documento mostra i costi legati agli investimenti finanziari in modo trasparente, e permette agli investitori di valutare l’efficacia della gestione finanziaria e l’impatto dei costi sul rendimento, facilitando il monitoraggio degli investimenti e il confronto delle opzioni sul mercato.
Il Rendiconto Costi e Oneri fornisce una panoramica dettagliata dei vari costi legati agli investimenti, sia in percentuale che in valore nominale.
Include i costi diretti, come commissioni di negoziazione e spese di gestione, con l’obbligo di specificare l’importo esatto pagato dall’investitore.
I costi indiretti, come i costi di transazione impliciti, sono anche contemplati, così come gli oneri accessori come i costi di consulenza o di ricerca.
Il totale dei costi e oneri fiscali è indicato sia in percentuale rispetto al patrimonio investito che in valore assoluto, fornendo all’ investitore un quadro completo di quanto è stato speso nell’anno.
Viene anche analizzato l’impatto dei costi sul rendimento complessivo dell’investimento, sia lordo che netto. Il rendiconto include inoltre i pagamenti di terzi ricevuti dall’intermediario, come le retrocessioni, che rappresentano una parte delle commissioni pagate dall’emittente all’intermediario per il collocamento di uno specifico strumento finanziario.
L’importanza della trasparenza per gli investitori: I rendiconti costi e oneri sono essenziali per gli investitori per comprendere e ottimizzare i rendimenti. Questi documenti forniscono informazioni dettagliate e facilmente interpretabili che consentono di confrontare efficacemente i servizi di investimento.
Gestire attivamente e consapevolmente i propri risparmi richiede una piena comprensione dei costi sostenuti e come influenzano i rendimenti.
Di Macina Luca – Iscritto all’albo unico dei “Consulenti Finanziari – OFC – Regione Piemonte”