Ammettiamolo: è quasi impossibile affacciarsi al mercato della finanza senza subire l’influenza emotiva delle sue altalenanti variazioni.
Ecco perché capita spesso che i mercati finanziari vengano influenzati dalle emozioni positive o negative, razionali o irrazionali, da parte degli investitori. E se l’evento scatenante dell’emotività risulta particolarmente impattante, si possono anche indurre oscillazioni significative nei prezzi degli asset.
Come sempre le oscillazioni possono essere fonte di opportunità, ma anche di rischi, perfino per gli operatori professionisti.
Quindi, rivolgendoci al risparmiatore tipo, quali approcci possono essere adottati per gestire l’emotività in caso di ribassi improvvisi e generalizzati o di aumenti repentini del mercato?
Prima di tutto, bisogna aver costruito una strategia di investimento che sia e coerente con i propri obiettivi, rispetti il proprio profilo di rischio e tenga conto del proprio orizzonte temporale. Questa strategia non si basa su sensazioni o aspettative del momento, ma su una accorta analisi del mercato. Inoltre, è fondamentale diversificare il proprio portafoglio, cosa della quale non ci stancheremo mai di parlare, in modo da ridurre la volatilità complessiva e aumentarne la flessibilità agli shock di mercato.
In secondo luogo, calma e razionalità devono essere il mantra che ci accompagna nel considerare un momento volatile. D’altronde, se sono state seguite le indicazioni riportate nel primo punto, non c’è motivo di diventare ansiosi; niente panico e soprattutto non farsi prendere dalla smania di vendere tutto a qualsiasi prezzo. Così come, con un mercato rialzista, non è saggio farsi spingere dall’euforia di comprare a qualsiasi prezzo, senza considerare i possibili rischi di correzione, ma anzi cogliere le opportunità di vendita quando i prezzi hanno raggiunto valutazioni eccessive, con un mercato ribassista, bisogna essere freddi e pronti a cogliere le migliori opportunità per mediare il prezzo di acquisto dei propri asset con degli investimenti mirati.
Un terzo aspetto o consiglio, è quello di monitorare periodicamente i mercati e il proprio portafoglio. Ci sono stati importanti mutamenti nelle condizioni economiche, politiche o sociali che possono influenzare gli asset? In questo caso, si può valutare la possibilità di modificare la propria strategia, adeguandola a quelli che sono i nuovi scenari.
Che dire in conclusione? L’emotività è incancellabile, ma può essere gestita e disciplinata. In questo modo non ci sarà mercato che, anche con l’aiuto di un valido professionista, non saremo in grado di gestire in maniera propositiva.
Di Macina Luca – Iscritto all’albo unico dei “Consulenti Finanziari – OFC – Regione Piemonte”