Le nuove Obbligazioni Goldman Sachs con Rating A2 da Moody’s, BBB+ da Standard&Poor’s ed A da Fitch (perciò ad elevata sicurezza dell’emittente), offrono agli investitori una cedola annua fissa pari a 6,50% lordo per i primi due anni e per i successivi 8 anni, una cedola variabile che è pari alla differenza tra il 6,00% e una volta e mezzo il tasso di riferimento Euribor 3 mesi, con valore minimo riconosciuto all’investitore dell’1,50% annuo lordo, e comunque un valore massimo pari al 6,00% annuo lordo.
A puro scopo informativo, il codice ISIN di questa obbligazione è XS2482780561.
La data di emissione è stata il 27 giugno 2023 e la data di scadenza del titolo è il 27 giugno 2033. La valuta di emissione è in Euro ed il taglio minimo acquistabile sull’EuroMOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni di Borsa Italiana S.p.A) è pari al valore nominale di € 1.000,00. Questo rende l’obbligazione alla portata, come si suol dire, di tutte le tasche.
L’acquisto può avvenire attraverso la propria banca, presentandosi fisicamente all’ufficio investimenti, oppure in maniera autonoma attraverso il canale di Home Banking. Alla scadenza decennale del titolo, è previsto il rimborso integrale del valore nominale pari a 100, ovvero pari al valore di emissione. In questo momento può essere utile sapere che il valore nominale dell’obbligazione è pari a 98. Questo vuole dire che a fronte di un taglio da € 1.000,00 + commissioni bancarie di acquisto, in realtà se ne verseranno solo € 980,00 + commissioni.
Le cedole annuali fisse del 1° e 2° anno sono pari a 6,50% lordo (4,81% netto).
A partire dal 3° anno e fino al 10°, le cedole annuali lorde, sono frutto della differenza tra il 6,00% – 1,5 moltiplicato per il tasso di riferimento (Euribor 3 mesi), con valore minimo dell’1,50% lordo annuo e un valore massimo riconosciuto pari al 6,00% lordo annuo.
Se il calcolo sopra spiegato, dovesse dare come risultato un valore inferiore a 1,50%, la cedola annuale variabile lorda risulterà comunque pari al suo valore minimo (ovvero 1,50% lordo, 1,11%). Se invece il calcolo dovesse dare come risultato un valore superiore al 6,00%, la cedola annuale variabile lorda risulterà pari al suo valore massimo riconosciuto da contratto (ovvero 6,00% lordo, 4,44% netto). Inoltre, pur essendo dei titoli obbligazionari che meritano di essere conservati fino alla scadenza dei 10 anni, essendo quotati ogni giorno, in funzione dei tassi di interesse del periodo, il loro valore nominale potrebbe variare anche al rialzo. Cosa vuole dire?
Ipotizziamo di acquistare oggi stesso la nostra obbligazione al valore nominale di 98. Come abbiamo visto, l’investimento sarebbe per ogni € 1.000,00 di titoli, solo € 980,00. Ipotizziamo che da qui a 5 anni ci sia una congiuntura economica per cui i nostri titoli raggiungono un valore nominale di 105, se andassimo a vendere in anticipo il titolo incasseremmo in conto capitale € 1.050,00 per ogni € 1.000,00 di valore nominale. Certo che su € 1.000,00 non fa tanta differenza. La cosa potrebbe avere un risvolto diverso se l’investimento fosse superiore ai € 10.000,00. La vendita anticipata, potrebbe rivelarsi un buon affare.
In conclusione, questa obbligazione ha una società emittente estremamente affidabile, è emessa in euro e con un taglio minimo di acquisto pari ad € 1.000,00, tutti fattori che la rendono un buon strumento di risparmio.
Di Macina Luca – Iscritto all’albo unico dei “Consulenti Finanziari – OFC – Regione Piemonte”