Mantenere la patente ad ogni rinnovo, per alcune categorie, potrebbe risultare più complesso. Vediamo insieme cosa ha stabilito al proposito il nuovo Codice della strada.
Intanto la premessa: la decisione di stringere le maglie sul rinnovo della patente è la triste conseguenza di quanto vediamo nelle strade. Incidenti mortali ogni fine settimana e sempre più incidenti mortali che riguardano i professionisti del trasporto, ovvero quelle categorie di lavoratori che si occupano del trasporto di cose o persone.
Nell’intento di limitare questo tragico problema, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha approvato un nuovo Codice della strada più stringente. Fra l’altro è ufficiale la presenza di un nuovo obbligo che riguarderà i 65enni e gli over 65, rendendo più complicato il mantenimento della patente.
Ovviamente, chi ha preso la patente a 18 anni, continuerà ogni 10 anni a rinnovarla, previo superamento della visita medica di routine, purché non ci siano problemi, e questo proseguirà fino al compimento del 50° anno di età. E già, perché con il nuovo Codice, gli scaglioni per il rinnovo della patente partiranno dai 50 anni. Dai 50 fino ai 70 anni, il controllo avverrà ogni 5 anni, poi, fino agli 80, il controllo avverrà ogni tre anni e successivamente, ogni due. Questo varrà per le seguenti tipologie di patenti: AM, A1, A2, A, B1, B, BE, ovvero per auto, ciclomotori, tricicli ed infine, mezzi con rimorchio.
Come ciliegina sulla torta, gli over 65 avranno una incombenza in più: dovranno essere visitati da una Commissione medica locale, cosa mai richiesta prima, e se la commissione emetterà giudizio favorevole, si potrà rinnovare la patente, altrimenti le si dovrà dire addio! Una bella spada di Damocle, soprattutto perché si scoprirà in corso d’opera quali saranno i fattori presi in considerazione dalla Commissione, anche se si vocifera che il rinnovo consisterà oltre alla consueta visita per l’accertamento dei requisiti fisici, anche di una visita per accertare i requisiti psichici di idoneità alla guida.
Ma, come si suol dire, non c’è limite al peggio. Per i 65enni che hanno anche la patente C ed E, ovvero le patenti utilizzate da chi per mestiere guida autotreni e autoarticolati con massa oltre 20 tonnellate, cambierà tutto. Queste patenti dovranno essere rinnovate ogni due anni dopo i 65 anni, con un parere sempre subordinato alla Commissione medica, ma a 68 anni scatterà il ritiro. Ribadiamo per maggiore chiarezza: dal 68° anno di età, le patenti C ed E non saranno più valide, e chi le dovesse utilizzare per lavoro, non potrà più svolgere la sua attività.
Infine, per quanto riguarda la patente di D, ovvero la patente che abilita alla guida di autoveicoli per trasporto di persone con numero di posti superiori a 9 compreso quello del conducente (autobus), ma solo in uso proprio, il rinnovo sarà ogni 5 anni fino al compimento dei 70 anni, poi ogni 3 anni fino al compimento degli 80 anni e ogni 2 anni dopo gli 80 anni. Sempre subordinato alla Commissione medica locale.
Sicuramente dei “mal di pancia” in più per chi lavora nel settore dei trasporti.
Di Macina Luca – Iscritto all’albo unico dei “Consulenti Finanziari – OFC – Regione Piemonte”